Le fave secche sono un prodotto molto versatile, il cui consumo è consigliabile anche in inverno, fuori stagione quindi, quando non se ne trovano ai banchi dell’ortofrutta.
Oltre ad essere protagoniste di minestre e piatti in brodo, si possono trasformare in pesti fatti in casa, polpette golose e contorni stuzzicanti e nutrienti.
Fave secche: calorie e valori nutrizionali
In 100 grammi di fave secche, sgusciate e crude, si trovano diversi elementi:
- 11,3 g di acqua
- 27,2 g di proteine
- 4,9 g di zuccheri solubili
- 3 g di lipidi
- 7 g di fibre
- 4 mg di vitamina C
- 2,6 mg di niacina
- 0,5 mg di tiamina
- 0,28 mg di riboflavina
- 14,4 µg di vitamina A
- 420 mg di fosforo
- 90 mg di calcio
- 5 mg di ferro
Le fave sono inoltre fonte di folati, vitamina B6, vitamina K, rame, magnesio, manganese, selenio e zinco. Infine, le fave contengono isoflavoni, steroli vegetali e L-dopa.
Proprietà delle fave secche cotte
Le fave possono essere consumate sia crude che cotte. Anche se le fave cotte perdono una buona parte delle loro proprietà, sono ottime nelle zuppe, nei minestroni, cotte con la menta e in puré.
La cosa importante è che le fave secche devono essere messe in ammollo per almeno 12 ore prima di essere cucinate.
Esistono due tipi di fave secche, quelle con la buccia e quelle decorticate: nel primo caso, devono rimanere in ammollo per 16-18 ore, nel secondo, invece, devono rimanere in ammollo per 8-10 ore.
Le fave secche fanno bene?
Le fave secche riescono a soddisfare il fabbisogno di ferro e di tanti altri minerali importanti per il nostro organismo, oltre al buon apporto di vitamine.
Contenendo poche calorie sono un alimento adatto anche a chi sta seguendo una dieta ipocalorica e quelle secche, in particolare, contengono circa 305 kcal per 100 grammi.
Come tutti i legumi, anche le fave secche apportano quindi diversi benefici al nostro organismo, a patto di non esagerare con il loro consumo e di non avere delle patologie particolari che potrebbero fare emergere delle complicazioni a seguito del loro consumo.
Fave secche: controindicazioni
Le fave presentano alcune controindicazioni su soggetti particolarmente fragili o con problemi di salute preesistenti.
In particolare, non possono essere consumate da chi soffre di favismo, un difetto genetico dell’enzima glucosio 6-fosfato deidrogenasi, presente nei globuli rossi.
La persona che presenta carenza di questo enzima, infatti, quando mangia le fave, ha un’improvvisa distruzione dei globuli rossi che provoca anemia emolitica con colorazione giallastra della pelle.
Inoltre, il consumo di fave è vietato a chi ovviamente ne è allergico e sconsigliato a chi soffre di dissenteria, visto che questi legumi hanno un potere lassativo che aumenta all’aumentare della quantità ingerita.
In caso di diabete, infine, il consumo di fave sarebbe da limitare e da assumersi sempre nell’ambito di una dieta varia e controllata.
Benefici delle fave secche
Dato che le fave sono ricche di proteine e povere di grassi, hanno proprietà diuretiche ed energizzanti.
Inoltre, essendo ricche di fibre vegetali stimolano l’attività intestinale e riescono ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
Sono ipocaloriche, quindi possono essere inserite nelle diete di ogni tipo e sono consigliate in caso di ipertensione.
Grazie al contenuto di fibre abbassano i livelli di glicemia e contribuiscono ad eliminare le tossine e le scorie, anche perché, per il buon contenuto di potassio, favoriscono la diuresi.
Hanno la capacità di stimolare il senso di sazietà grazie alla presenza di fibre e proteine, per questo motivo sono un’ottima alternativa agli snack a base di zuccheri, che saziano solo al momento ma poi inducono nuovamente alla fame.
Inoltre tra i benefici delle fave secche è da menzionare la funzione di contrasto verso l’anemia che grazie all’apporto di folati e la vitamina C, in esse contenuta, favorisce l’assorbimento di ferro.
Per questi motivi, sono consigliate anche in gravidanza, non avendo controindicazioni in gestazione.
Cosa contengono le fave secche
A parità di peso, le fave secche, rispetto a quelle fresche, hanno un maggior contenuto di proteine, carboidrati, grassi e fibra poiché i nutrienti sono più concentrati rispetto alle fave fresche, più ricche di acqua.
Le fave hanno una qualità proteica superiore ai fagioli ma del tutto simile a quella dei ceci. Sono ricche di fibre, potassio e vitamina C, ma quest’ultima viene in buona parte alterata dalla cottura e dall’essiccazione.
Le calorie delle fave secche sono 341 ogni 100 grammi di prodotto.
Indice Glicemico e proteine delle fave secche
L’indice glicemico delle fave è un po’ più alto rispetto a quello degli altri legumi, inoltre aumenta con la cottura.
Quindi, in caso di diabete, le fave cotte vanno consumate con moderazione, seguendo comunque il proprio schema alimentare.
In 100 grammi di fave secche sgusciate si trovano circa 27,2 gr di proteine: elementi essenziali per lo sviluppo e la crescita, per la riparazione dei tessuti e del corpo, ma anche per il buon funzionamento e la rigenerazione di tutte le nostre cellule.
Fave secche: prezzo e dove comprare
Le fave secche si possono trovare sia al supermercato che online, su portali dedicati alla vendita di legumi e prodotti vegetariani.
Il prezzo delle fave secche viene stabilito al kg e, soprattutto online, non è raro trovare confezioni da 1 kg sottovuoto. Si va da poco più di 4€ per 500gr di prodotto a oltre 7€ al kg, ma molto dipende dal rivenditore e dai costi di spedizione.
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